'AURORA FALLS' - Una storia di Subnautica.
SmashSuperMario
Italy Join Date: 2016-01-31 Member: 212404Members
Hey ragazzi! In questo thread verranno postate le traduzioni delle varie parti della storia creata dal mitico Bugzapper, più o meno una parte al giorno. Le prime due dovrebbero arrivare fra qualche decina di minuti. Buon divertimento!
Thread originale (in inglese): http://forums.unknownworlds.com/discussion/139512/aurora-falls-a-subnautica-story
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Mi español es aún peor
AURORA FALLS - Una storia di Subnautica.
Capitolo 1
"Chiamami IA."
Il mio nome completo è Alexander Fergus Selkirk. Impiegato Alterra numero 105/8874.
Ora della missione: giorno 267, 2171 C.E
Data la mia situazione corrente, i miei genitori devono aver avuto un fine senso dell'ironia. Altrimenti, una buona dose di preveggenza. Al momento sono sperduto su un mondo alieno, circa 175 anni luce da Terra. Quindi, non proprio nel raggio di un qualsiasi aiuto. Non mi ci è voluto molto per capirlo. Mi sono più o meno rassegnato al fatto che SE sta arrivando qualcuno ad aiutarmi, ci vorranno almeno sei mesi. Comunque, quel fatto è la mia minore preoccupazione al momento.
Presumo abbiate già trovato i registri del PDA. Altrimenti, suggerirei di scavare sotto la statua commemorativa dell'Aurora, e aprire il modulo di sopravvivenza all'interno. Non potete mancarlo. È quell'obelisco di nano-cemento alto cento metri, poco a sud della nave. Non male, eh?
È incredibile cosa si può fare con un terraformatore e un sacco di tempo libero.
Non che ce ne fosse molto all'inizio. Sopravvivenza era il nome del gioco, e questo pianeta sembrava stesse facendo di tutto per sbarazzarsi di me. È un posto ingannevole, te lo dico per certo. All'inizio sembra un paradiso tropicale, ma sembra che questo pianeta ('4546B' per voi, 'Manannán' per me.) è in un costante stato di allerta per degli intrusi. È strano. Ci sono creature quaggiù che cercano continuamente di uccidermi.
Non scherzo.
Prima di tutto, sarebbe meglio se vi dicessi ciò che è accaduto all'Aurora... Beh, almeno quello che sono riuscito a capire.
L'Aurora è stata in orbita per tre giorni. Procedura di avvicinamento standard, mandando segnali su tutte le frequenze EM conosciute, posizionando fari nel luogo di atterraggio, eccetera eccetera. Tutto in regola, esattamente come nei libri dell'Alterra. Niente di particolare, quindi il capitano fece avvicinare lentamente la nave al pianeta. Per fare in modo che nessun indigeno avesse obiezioni sulla nostra crociata.
Dopo tutto, nessuno vuole che si ripeta qualcosa come l'incidente Khaara. Brutta roba.
Ero a metà del mio turno quando l'Aurora iniziò la discesa. Il reattore ad energia oscura era spento, siccome aveva completato lo spegnimento durante la prima guardia quella mattina. Il suono di un reattore ad EO è molto basso; dovrebbe essere impossibile da sentire, ma c'è sempre un thummmmm che aleggia nel bordo della coscienza, che entra nelle tue ossa come un buon sorso di whisky. Dannazione, è una cosa che mi manca della Terra. Sono riuscito a fare un'accozzaglia di idrocarburi usando il fabbricatore, più che altro benzene, ma nulla che possa assomigliare a un Laphoriag invecchiato dodici anni. Nulla che possa assomigliare a un diluente, se è per questo.
Il suono è uno strumento di diagnostica primario per un ingegnere. Non ho mai incontrato uno che meritava di essere chiamato ingegnere che non ignorasse il più minuscolo suono strano. Di solito è il primo segnale che qualcosa ha iniziato ad andare storto, ed è un segno che faresti meglio ad investigare. Torsten Mikkelsen della Guardia Rossa ha detto di aver sentito un rumore strano in un modulo di sopravvivenza, ma non è riuscito a trovarne la fonte. Povero ragazzo. Starà perdendo il contatto con la realtà. Quello, o semplicemente non gliene poteva fregare di meno. Per pura coincidenza mi aveva buttato fuori dal salone, e la Guardia Blu era appena iniziata. Ma che diavolo. Devo ricordarmi che mi deve un favore.
Il modulo 5 era la mia destinazione. Ponte della carta stellare, matrice di evacuazione frontale. Ho preso uno Slider fino alla Rec Plaza. Ho visto per la prima volta il pianeta. Anche se ho a malapena interrotto il mio lavoro con quello sguardo, l'ho considerato come un bonus. Alla gente sulla Terra piace immaginare il loro mondo come una perfetta biglia blu, appesa nello spazio come un ornamento natalizio. Questo era tutta acqua, a perdita d'occhio. Amico! C'è qualcosa di primordiale che ribolle nel corpo quando vede tutta quell'acqua. Sono nato e cresciuto nella regione Arcadia Planita su Marte, e “secco” non è una parola usata poco dai miei amici Marziani. Dopo tutto, la terraformazione non può ottenere più di tanto. In verità, è semplicemente troppo piccolo e freddo per mantenere un'imitazione dell'atmosfera terrestre.
Devo concentrarmi, dannazione. Sta per arrivare l'Aircon nella Officer Country, e ho almeno sei lavoretti in attesa. È bello essere di nuovo occupato. Non mi posso lamentare però; ho speso la maggior parte del tempo a fare nulla nella Guardia Ghiacciata, e non mi hanno scongelato fino all'arrivo dell'Aurora nel sistema. Anche se non sogni nel criosonno, almeno ti pagano.
Mentre andavo nel ponte di evacuazione, mi sono scontrato con Kaori. Era abbastanza di fretta, ma in qualche modo siamo riusciti a organizzare una cenetta insieme. Anche se, il nostro appuntamento sarebbe stato quindici giorni dopo, ma me ne farò una ragione. Qualcosa di bello per il quale aspettare. Koari lavorava nella divisione scienze biologiche, e immagino che lei e i suoi colleghi fossero impegnati a causa dell'imminente atterraggio. Non si impara più di tanto da un'analisi orbitale, quindi era ovvio che la divisione SB fosse la prima ad uscire. Alcuni membri dell'equipaggio consideravano quelli della SB come degli sbruffoni, con il loro status di “in prima linea” su queste missioni, ma io sapevo che non andava in quel modo. Ci vuole coraggio per andare, specialmente se non sai cosa c'è fuori dalla camera pressurizzata. L'esperienza lo ha confermato sempre... non è tutto rose e fiori. Fidati.
Quella fù l'ultima volta che vidi Kaori viva.
Ho considerato più volte l'idea di spogliarmi, poi di dirigermi con un Powerglide, maschera e una sola bombola in un bel canyon profondo, e lasciare che la narcosi da azoto facesse il resto. Curiosamente, anche in situazioni orribili, non sono mai arrivato a questo punto. Devo ammetterlo, a volte la mia fantasia ha girovagato in posti oscuri, ma sono sempre riuscito a rinsavire. Dev'essere il gene dell'ingegnere, che mi impedisce di scontrarmi in un muro emotivo. Presumo aiuti ad affrontare avversità come qualsiasi altro problema tecnico; qualcosa che ha bisogno di essere sistemato, scartato o regolato a seconda della situazione. Potrebbe non essere una cosa bella secondo alcuni, ma a me sembrava funzionare.
Il modulo 5 ha risposto regolarmente al sistema di diagnostica. Supporto vitale, gestione energetica, sistemi di discesa, inventario di sopravvivenza, fabbricatore, segnalatore, transcrittore di segnale a tachioni... Tutto normale, secondo il mio PDA. Poteva essere abbastanza per soddisfare la curiosità di qualcun'altro, ma ho pensato che fosse ora di guardare più a fondo. Ho collegato il PDA e ho pronunciato la parola d'ordine:”Accesso di manutenzione. Selkrik, A. Ident: 105/8874”. La porta si aprì, e entrai. La luce verde indicava che il modulo era pronto per il lancio. Quella rossa che il modulo era assicurato alla nave, e che non poteva essere lanciato durante la sessione di manutenzione, neanche per errore. Abbastanza contraddittorio, siccome ci vuole un incidente per farlo partire.
Finalmente trovai la fonte dei capelli bianchi di Mikkelsen, ma non prima di aver sostituito ogni singolo dannato MemPak, servo, nodo telemetrico e collegemento di fluidi nel modulo. Ci sono voluti almeno 10 minuti, e ero abbastanza preoccupato che ogni ritardo potesse sottrarmi del tempo allocato per terminare i lavori di oggi. Ah beh, almeno non era nulla di importante. Alla fine era una piccola pompa di refrigerante a fare quel rumore, sfregando contro il metallo. Eccoti, piccolo ratto. Devo ricordarmi di fare una placca dove metterlo, e appenderlo nella Guardia Rossa, in modo che...
Non vi annoierò coi dettagli.
Nello spazio tra due battiti di cuore, qualcosa ha ucciso l'Aurora e tutti coloro a bordo. Duemilacinquecento anime. Tutte andate.
Sono sopravvissuto. Forse non avrei dovuto.
Grazie!
Kbai